Il messaggio antoniano

Comunicare, riflettere, capire. Le sfide della multimedialità ci chiamano ad interloquire con voi lettori per cogliere i mutamenti di un mondo in costante trasformazione.
23 Gennaio 2006 | di

Una delle ricorrenze annuali che maggiormente ci coinvolge, perché legata alle finalità  della nostra rivista, è la memoria del rinvenimento miracoloso della lingua di sant";Antonio. Fatto avvenuto nel lontano 1263, 32 anni dopo la morte del Santo, in occasione della prima ricognizione dei suoi resti mortali. «O Lingua benedetta che sempre benedicesti il Signore, e lo facesti benedire dagli altri, ora appare manifesto quanti meriti avesti presso Dio», esclamò il grande Bonaventura da Bagnoregio, superiore generale dell";Ordine dei francescani, presente alla cerimonia. Egli vide in quella lingua incorrotta un segno che metteva in evidenza alcuni aspetti della breve vita di sant";Antonio: l";instancabile predicazione del vangelo, la sua difesa dei diritti dell";uomo, i suoi interventi contro ogni oppressione, il suo amore per i poveri.
Per noi, confratelli di sant";Antonio, il segno di quella lingua incorrotta, oltre ad essere una conferma della sua santità  di vita, è un «appello» a continuare il suo annuncio del vangelo e le sue opere di solidarietà  verso i fratelli. Un appello che ha fatto nascere, attorno alla Basilica del Santo, tante iniziative pastorali e sociali, alle quali, dal 1898, si è unito il Messaggero di sant";Antonio , nato per diffondere una visione cristiana della vita e degli orientamenti sulle realtà  politiche, sociali e culturali della nostra epoca. Nel novero delle altre testate antoniane, stampate in otto lingue, sono ormai 50 anni che la nostra rivista entra in decine di migliaia di famiglie italiane nel mondo, offrendo riflessioni, esperienze e interviste con protagonisti che fanno emergere i valori morali e culturali che disegnano l";identità  dell";altra Italia.
Tuttavia stiamo vivendo in un momento storico nel quale è in atto un processo culturale che sta coinvolgendo anche il mondo dei mass media, sempre più multimediale. Sorge allora un primo interrogativo: quale sarà  il rapporto degli italiani nel mondo "; e dei loro discendenti "; con la stampa? Mutano stili, scelte di vita, linguaggi, e molti sono i mass media plasmati da contenuti e sensibilità  spesso in aperto e polemico contrasto con il cristianesimo. In tale contesto, quale ruolo potrà  avere un mensile come il Messaggero di sant";Antonio? E, nella scelta dell";autenticità , quali saranno le sue prospettive? C";è la necessità  di una verifica e di un ascolto; di un coinvolgimento attivo e reciproco, anche di chi ci legge ogni mese, le cui opinioni e osservazioni accoglieremo rimanendo però fedeli alla nostra identità  e alla nostra matrice antoniana.
Una sfida, questa, che interessa tutti noi. Siamo convinti che i mezzi di comunicazione sociale, potenziati oggi dallo sviluppo delle nuove tecnologie, siano strumenti a volte insostituibili per mantenere e promuovere nuovi rapporti con le comunità  sparse in ogni continente. In molte circostanze, grazie a questi strumenti, sono state lanciate campagne di solidarietà , sono venuti stimoli alla partecipazione, investimenti di risorse umane ed economiche, divenendo essi stessi promotori di progetti sociali. Questo è avvenuto anche al Messaggero di sant";Antonio che, dal 1988, ha promosso ogni anno innumerevoli progetti sociali che, grazie agli aiuti inviati da voi lettori, sono stati realizzati dalla Caritas antoniana nei Paesi poveri del mondo e in territori devastati da cataclismi. Su tali iniziative, sui contributi ricevuti e sui costi delle opere concretizzate ogni anno (dei progetti del 2005 parleremo ampiamente nel prossimo numero di marzo), abbiamo sempre riportato una dettagliata documentazione.
Accanto agli impegni nel campo della carità , continua l";attività  radiofonica, attraverso il nostro programma settimanale ";Incontri";, che una cinquantina di radio trasmettono in tutto il mondo, e che ogni lettore della nostra rivista può ascoltare, cliccando semplicemente sull";icona della radio ";Italiani nel mondo"; sul nostro sito internet: www.messaggerosantantonio.it
Queste iniziative danno credibilità  e motivano maggiormente il ruolo del nostro mensile, nel panorama dei media italiani. Sia chiaro: tutto ciò non basta ad allargare le prospettive. Il contesto culturale e sociale in cui viviamo, richiede una maggiore partecipazione da parte di chi crede nel ruolo della nostra rivista, con contributi di idee, di proposte e di critiche affinché il Messaggero di sant";Antonio sia fedele alla sua ispirazione e sia sempre accolto come uno strumento d";informazione puntuale e credibile.
l.segafreddo@santantonio.org

Data di aggiornamento: 03 Luglio 2017