Le prostitute sono schiave: ecco le prove

È un orrore importare schiave per soddisfare gli appetiti sessuali degli italiani. È la forma di razzismo più feroce il tollerare la situazione attuale di 50 mila schiave come riserva da sfruttare dai maschi nostrani.
07 Ottobre 2000 | di

Alcuni punti fermi. Se non ci fosse la domanda, non ci sarebbe l' offerta. Se gli italiani non chiedessero prestazioni sessuali a pagamento, non ci sarebbe la tratta delle donne che vengono schiavizzate e forzate, da criminali singoli o associati, a dare le prestazioni sessuali richieste.
Tutte le donne che attualmente sono sulla strada sono schiavizzate. La prova: alle nigeriane, albanesi, rumene e di paesi dell' Est vengono sottratti i documenti (passaporto, permesso di soggiorno turistico) in loro possesso all' ingresso in Italia, dagli sfruttatori. Non esiste un metro di strada su cui si esercita la prostituzione che non sia controllato dai criminali.
Se una donna si inserisse da sola sul suolo italiano per esercitare la prostituzione sarebbe eliminata. Tutto il denaro ricevuto dai clienti è sottratto immediatamente dagli sfruttatori e non viene lasciato nulla alle ragazze. Le ragazze che danno prestazioni sessuali sono sotto controllo, momento per momento, attraverso i cellulari, i «pali», i «controllori» stranieri e italiani che operano assieme ai criminali stranieri.
Le ragazze dell' Est, le albanesi, le nigeriane, hanno le accompagnatrici che le sorvegliano a vista. A tutte le ragazze viene stabilito quanto devono incassare ogni sera. Come minimo: lire 300 mila per le nigeriane; lire 1 milione per le albanesi; lire 1 milione e mezzo per le ragazze dell' Est.
Se non guadagnano il minimo sono botte e torture varie (bagno in acqua ghiacciata, ferite da coltello, riti woodoo ripetuti, spegnimento di sigarette sul petto).
Le ragazze sono ingannate con promesse di lavoro da finti fidanzati o mariti, da parenti che vengono comprati da mediatori criminali locali, vendute da genitori consenzienti o ingannati, raggirate, molte sono letteralmente rapite. Le nigeriane devono accettare un regolamento imposto dalle madame appena sono nelle loro mani. Tutte vengono comprate da acquirenti presenti sul territorio o all' estero. Il prezzo di mercato si aggira sui 20, 25 milioni di lire.
Le albanesi sono proprietà  assoluta e per sempre di chi le ha acquistate. Le nigeriane devono procurare alle madame o al boss, o al magnaccia 4 volte il prezzo d' acquisto. Tutte vengono stuprate dai loro magnaccia.

I criminali sfruttatori. Gli albanesi agiscono da soli, in clan famigliari, in joint venture con la mafia dell' Est e italiana. Nessun nuovo sfruttatore può inserirsi nel territorio italiano senza pagare una percentuale a un altro che occupa già  il territorio. E quest' ultimo deve pagare a un altro che sta sopra di lui. Lo sgarro viene punito con la morte. Per gli albanesi la vendetta è connaturale: non esiste il perdono. Esiste la legge del taglione che in questo campo è la morte.
I criminali dominano a loro piacimento il territorio. Molti, specialmente i pezzi più potenti, quando vengono messi in galera, dopo poco tempo riescono a uscire. Il foglio di via o di espulsione è un perditempo e un mezzo offerto ai criminali per camuffarsi e fare perdere le proprie tracce.

I clienti. Si puniscono con la galera i ladri di galline perché c' è una legge che proibisce di rubare, perché non si dovrebbero punire i clienti che trasgrediscono leggi ben più gravi? Perché non punire il cliente quando chiede la prestazione sessuale per il reato di adescamento? (legge 75). Perché non punire il cliente che riporta la donna usata sul luogo di lavoro per il reato di favoreggiamento? (legge 75). Perché non punire il cliente che chiede la prestazione sessuale a donne che sono tutte schiave per il reato contemplato dall' art. 600 del codice penale (riduzione in schiavitù o in stato analogo, 5-15 anni di reclusione).
Non è forse il cliente la condizione essenziale senza la quale non esisterebbe la schiavitù a scopo sessuale? Perché non punire i clienti che vanno dalle minorenni per il reato contemplato dalla legge 269/98 e recepito dall' art. 600 bis del codice penale e punito con reclusione da 6 a 12 anni? Perché non punire il cliente perché approfitta dello stato di necessità  (coazione) di queste creature?

Le soluzioni. Emanare la legge sul traffico degli esseri umani. Il disegno di legge governativo giace in parlamento da un anno. Trasformare l' ingresso e la permanenza clandestina in Italia da illecito amministrativo in illecito penale con rimpatrio immediato. Carcere duro per i criminali sfruttatori.

Le soluzioni da evitare. Riaprire le case di tolleranza. Permettere la prostituzione nelle case, l' organizzazione di cooperative, realizzare zone circoscritte; conoscendo le poche italiane rimaste (5 mila) che non hanno bisogno di queste soluzioni, si farebbe il più grande regalo ai criminali e sarebbe l' orrore per le ragazze schiave.

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017