Mamme di cervelli in fuga
«Mica saremo sole!». Rossella e Manuela non si conoscono. Ma sono entrambe mamme di expat: le loro figlie vivono a San Francisco. Le due donne si sono incontrate, per la prima volta, sulla pagina Facebook di mammedicervellinfuga.com, sito nato grazie ad altre mamme di ragazzi e ragazze italiani all’estero.
A esclamare per prima quel «Mica saremo sole!», in cui si ritrovano tanti genitori, Brunella Rallo, napoletana, sociologa, due figli all’estero.
«I ragazzi dispongono di una miriade di siti per essere in contatto tra loro, per trovare alloggio, per risolvere questioni pratiche e non – spiega Brunella, fondatrice del sito che oggi mette in Rete oltre 6 mila persone –. Il nostro scopo è diverso: noi non vogliamo mettere il naso nella vita dei nostri figli, bensì mettere in Rete quanti vivono le stesse esperienze.
Non è facile essere giovani fuori casa e nemmeno genitori a distanza. Parlare di figli e figlie che vivono lontani è un modo per esprimere l’arcipelago delle emozioni in cui spesso navighiamo a vista.
A emigrare, poi, non sono solo economisti o ricercatori. Molti altri giovani “fuggono” in cerca di opportunità: artisti, registi, musicisti, cuochi, pizzaioli che, all’estero, riescono a inserirsi».
Le nostre domande ricorrenti ai figli? «“Fa freddo lì? Ti sei messo il piumino? Hai mangiato?” – prosegue –. In fondo son tutti modi per chiedere: “Sei felice?”. La questione del meteo è “carnale”: è impostato sul cellulare, abbiamo previsioni a 10 giorni, poi a 5 e a fasce orarie. Eppure, al telefono, finiamo per chiedere: “Ciao amore, com’è il tempo da te?”».
«La community è uno scambio di consigli, una sorta di “cassetta per gli attrezzi”» afferma Brunella.
In Rete ricette e consigli pratici, dialoghi raccontati con ironia (vignette) e persino piccole mappe. Come quelle di Londra (in alto): a firmarle la mamma di Anna che, per hobby, disegna. Le aveva realizzate per sé. Oggi sono un cult tra chi, come lei, ha un figlio nella capitale britannica.
A breve partirà la prima rete internazionale di mamme italiane attraverso l’iniziativa «Mamma Aiuta Mamma».
«Le mamme ci chiedono informazioni per aiutare i propri figli lontano: dai luoghi in cui trovare prodotti alimentari italiani all’assicurazione sanitaria migliore – conclude Brunella –. Ci chiedono anche consigli per le loro “trasferte” dai figli all’estero: dai bed&breakfast ai servizi disponibili nelle varie città. Chi fosse interessata a diventare nostra “corrispondente dall’estero”, può inviare una email a redazione@mammedicervellinfuga.com».
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