Mara
La cifra dell’ultimo libro di Ritanna Armeni sta tutta in una piccola postilla finale, un ringraziamento che l’autrice porge a due donne «che in Mara hanno sempre incrollabilmente creduto e l’hanno seguita dall’inizio alla fine con sguardo professionale e affettuoso come solo le donne sanno fare». Perché sono così le donne raccontate nel libro: determinate, intelligenti e capaci di grandi, grandissimi affetti.
Ancora una volta è tutto al femminile, quindi, l’ultimo libro della giornalista Armeni, pagine dedicate a «Mara», la protagonista, e a tutte le donne che intorno a lei gravitano e che sono accomunate dal vivere in un periodo difficile della storia italiana: quello che ha visto affermarsi il fascismo e che ha visto l’Italia entrare in una guerra devastante. Ma oltre alla dimensione temporale, a unire le donne di questo libro è il loro coraggio, la capacità di essere vere e leali anche a prezzo della vita e, soprattutto, la capacità di accogliersi e di proteggersi l’un l’altra anche quando si trovano in parti opposte della barricata.
La vicenda è presto detta. Mara, ragazzina romana sveglia e curiosa, vive il suo tempo affascinata da ciò che il fascismo degli albori prometteva al genere femminile: un riconoscimento della sua importanza, per quanto ancora relegato al solo ruolo di moglie e madre, tutt’altro che scontato. Le donne con l’avvento del fascismo per la prima volta si trovarono a poter indossare pantaloncini corti e a fare attività fisica al pari dei loro coetanei. Potevano riunirsi in comitati, fare politica (seppure sempre sottoposte agli uomini). Sentivano, insomma, di contare. Fu questo fermento a rendere molte donne come Mara entusiaste del neonato movimento fascista che esse appoggiarono all’inizio in modo incondizionato.
La storia di Mara e dell’amica e sodale Nadia si dipana negli anni, pagina dopo pagina, con il contrappunto di dati e storia reale che aiutano a entrare in profondità. Emerge chiaro nell’autrice l’onesto desiderio di comprendere un universo femminile che troppo spesso è stato liquidato in modo superficiale. Perché se molte donne aderirono al fascismo, è anche vero che spesso furono le prime a prenderne le distanze non appena capirono che quella vita che il regime aveva promesso di difendere veniva in realtà messa a rischio dalla fame, dalla violenza, dalle azioni di rastrellamento.
Mara non è dunque solo il libro su una donna e su un’epoca, ma esprime in modo corale una visione del femminile che appartiene in modo profondo ad Armeni e alla sua formazione e che era già presente in altre sue opere. Sono pagine intelligenti e intense di una donna, giornalista, scrittrice intelligente e intensa, che ama le donne ed è felice di essere una di loro.