Paolo e Francesca contro la violenza
Una giornata originale dedicata alla riflessione e al confronto sui temi «dell’inclusione, della parità di genere e dell’empowerment femminile, attraverso il linguaggio universale dell’arte, della storia e della letteratura». È la proposta per sabato 29 novembre del Comune di Pianoro, alle porte di Bologna, in collaborazione con il Museo di arti e mestieri «Pietro Lazzarini», il Centro studi Olim Flaminia di Cesena e la Scuola di acquerello e ceramica di Mara Guerrini.
L’evento cade nella settimana in cui si celebra la «Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne» (25 novembre). E non è un caso che per stimolare un dibattito su più livelli intorno al rapporto tra uomo e donna, si sia scelto come titolo di questo happening: «Paolo e Francesca nello spazio della storia e nel tempo dell’arte e della letteratura», ispirato alla vicenda dei due amanti Paolo Malatesta e Francesca da Rimini, protagonisti del V canto dell’Inferno nella Divina Commedia di Dante. Un dramma emblematico delle conseguenze nefaste delle convenzioni sociali, dei matrimoni combinati, degli interessi economici anteposti ai sentimenti e alle libere scelte delle persone.
Proprio sulla tragedia dei due amanti romagnoli si concentra la conferenza dal titolo «Paolo e Francesca amanti per l’eternità» di Andrea Antonioli, presidente del Centro Studi Olim, per mettere in risalto le questioni di genere da affrontare con lo strumento della cultura come mezzo di cambiamento e di impegno civile. Lo stesso Antonioli, nel volume Paolo e Francesca. Amanti per l’eternità (Pazzini Editore) propone nuovi e inediti indizi sulla tragica vicenda amorosa, tra i quali l’identificazione, dopo 750 anni, della famiglia materna di Francesca da Rimini, che disegna nuovi scenari sui rapporti tra Francesca e lo stesso Dante Alighieri. Antonioli ha anche analizzato in profondità il ruolo storico della figura di Paolo, ridefinendo i rapporti tra Dante e le famiglie dei due protagonisti, i Malatesta e i da Polenta, facendo emergere con maggiore chiarezza il movente della tragedia, e l’epoca in cui sarebbe effettivamente accaduta.
Il critico d’arte Vittorio Spampinato affronta questo tema analizzando gli aspetti storico-artistici nelle opere tra Rinascimento e Novecento.
Nel corso della giornata del 29 novembre sono previsti la proiezione del documentario Paolo e Francesca. Amanti per l’eternità, realizzato da Stefano Caranti e Andrea Antonioli; del cortometraggio teatrale su Paolo e Francesca, firmato da Edoardo Claudio Olivieri; della videopoesia Paolo e Francesca all’altare dell’infinito di Maria Gabriella Conti per la regia di Stefano Caranti e la voce narrante di Angioletta Masiero, il cortometraggio musicale Francesca da Rimini di Andrea Antonioli e Salvatore Gennaro, sempre per la regia di Stefano Caranti.
L’iniziativa è accompagnata da una mostra della Scuola di acquerello e ceramica curata da Mara Guerrini.
«La realizzazione di questo progetto – afferma Maurizia Lazzarini, direttrice del Museo di arti e mestieri «Pietro Lazzarini» – declina, attraverso la storia, l’arte e la letteratura, «tematiche sociali cruciali che ci stanno molto a cuore come l’inclusione, la parità di genere, la denuncia dei matrimoni imposti e dei crimini contro le donne, tra cui femminicidi e delitti d’onore».