«Questo è troppo: io me ne vado!»
«Lady Liberty» dal 1885 saluta i migranti di ogni nazionalità (tra cui molti, soprattutto agli inizi del secolo scorso, sono stati gli italiani…) che giungono negli Stati Uniti inseguendo il «sogno americano» di un futuro dignitoso alla portata di chiunque voglia lavorare sodo e non tema di impegnarsi a fondo.
Ora, con le ultime prese di posizione in tema di immigrazione del neoletto presidente Usa Donald Trump, tutto ciò par vacillare. E la libertà che illumina il mondo (il nome completo dell’opera è infatti «Liberty Enlightening the World») non se la sente di stare al gioco.
«Credo nell’inestimabile dono della libertà, che illumina ma non costringe»: lo diceva don Primo Mazzolari. Potesse parlare, Lady Liberty gli farebbe eco, ne siamo certi!