Luca, «braccio destro» del Santo
Sappiamo che era nato intorno al 1200-1210 da una nobile famiglia padovana; che con molta probabilità fu tra i primi studenti dell’Università Patavina e che entrò nell’ordine francescano a 25 anni. Pochi e incerti sono i dati biografici sul beato Luca Belludi a nostra disposizione. Quel che è sicuro, però, è che – dopo aver incontrato frate Antonio – divenne il suo «braccio destro» e gli stette accanto fino alla morte, aiutandolo nella sua missione apostolica (non a caso venne soprannominato «Luca di sant’Antonio») in difesa dei poveri e degli oppressi.
Dopo la morte di sant’Antonio, Luca Belludi promosse l’edificazione della Basilica e contribuì all’animazione pastorale dei primi pellegrini in visita alla Tomba del Santo. Tra i meriti del frate anche l’aver conservato e trasmesso un’immagine autentica di sant’Antonio passata nella tradizione padovana e nella vita del Santo detta Raymondina. Luca Belludi fu inoltre tra i redattori dei Sermoni e, con tutta probabilità, ispirò la Vita Prima. Morì il 17 febbraio 1286 e il suo corpo venne deposto nella stessa urna che aveva contenuto le spoglie di sant'Antonio. Dal 1971 Luca Belludi – che il 18 maggio 1927 venne dichiarato beato da papa Pio XI – riposa nella cappella a lui dedicata a due passi dalla Tomba del Santo.
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Nella foto: Girolamo Tessari (Dal Santo), Beato Luca Belludi, XVI secolo, Santuario del noce, Camposampiero, Padova.