Fondato nel 1955 dai frati della Basilica del Santo, è stato a lungo un orfanotrofio. Dagli anni '80 ha accolto persone con disabilità e minori in situazioni familiari difficili. E oggi il Villaggio sant’Antonio è ancora un dono della Provvidenza.
«L’aquila, così chiamata per l’acutezza della sua vista, o anche del becco, raffigura il giusto; (...) infatti ha una vista acutissima e quando per la vecchiaia il suo becco si ingrossa lo affila sfregandolo a una pietra...» (Sant’Antonio).
Domenica 21 settembre sono arrivati in Basilica, dopo aver percorso 1.309 km tra Italia e Francia, i pellegrini di «En route con sant’Antonio»: un viaggio indimenticabile sui passi del nostro caro Santo.
Aiutare ragazze e ragazzi con autismo a costruirsi un futuro autonomo. Fino a ieri sembrava impossibile. Oggi realtà come Ca’ Leido di Altivole (TV) sperimentano nuove strade. Non a caso, sostenute dalla solidarietà antoniana.