Godere di quanto si ha, sapendo che è tutto dono di Dio ci mantiene realisticamente con i piedi per terra. E, soprattutto, ci rende più solleciti nel seguire vie di solidarietà e condivisione.
Questa è una piccola storia di devozione a sant’Antonio. Accade in un paese dell’Alto Molise, terra lontana che, dicono, «non esiste». Una storia semplice: racconta di una comunità che da quasi novanta anni festeggia il giorno del Santo.
Martedì e venerdì sono giornate che ritornano spesso nell’universo della devozione antoniana. E poi, l’immancabile numero «13». Scopriamone insieme il perché...
«L’amore rende dolci le cose aspre e leggere quelle insopportabili; invece il timore rende insopportabili anche quelle leggere» (Sermoni – VII domenica dopo Pentecoste, 12).
A Padova si svolge, da quasi trent’anni, un sorprendente Primo Maggio. Festa dei Lavoratori, indubbiamente. Ma, nella città veneta, anche una festa particolare di sant’Antonio, venerato dalla gente dello Sri Lanka.