Fede concreta
«Tutti abbiamo bisogno di ritornare a Dio. Ogni giorno abbiamo bisogno di rivolgere nuovamente lo sguardo, il cuore, a Dio perché oggi più che mai essere cristiani autentici vuol dire prendersi cura del Creato sapendo che c’è un legame stretto tra il Vangelo e la cura del mondo nel quale Dio ci ha collocato. Ce lo ha ricordato molto bene papa Francesco nell’enciclica Laudato Si’ sulla cura della casa comune, facendo appello alla necessità di una conversione ecologica (…) che riguarda anche i cristiani impegnati». Così p. Roberto Brandinelli, Ministro Provinciale dei Frati Minori Conventuali, nell’omelia della Santa Messa solenne martedì 13 giugno alle ore 17 in Basilica del Santo.
«Tra i vari aspetti che fanno di Antonio un santo attuale – ha continuato il Ministro Provinciale – c’è sicuramente l’invito che ci rivolge a vivere una fede concreta, incarnata nella realtà. E uno degli aspetti di questa concretezza è sicuramente l’impegno a vivere una sana relazione col Creato. Una relazione che sia conseguenza di una conversione integrale a Dio. E questa conversione alla fine comincia da cose molto semplici e quotidiane della vita, per esempio dall’alimentazione, dall’uso degli elettrodomestici, dal consumo intelligente dell’energia fino alla riduzione e diversificazione dei rifiuti. Cose banali solo in apparenza e cose che tutti siamo chiamati ad attuare. Oh amato sant’Antonio (…) aiuta anche noi a tornare a Dio per vivere una fede concreta che incida nel quotidiano. Così potremo vivere una vita più bella, più attraente per tante persone, a beneficio della salute del nostro pianeta e per l’edificazione del Regno».
(Foto: la creazione dei maestri infioratori di Fucecchio, in Provincia di Firenze, accoglie i pellegrini sul sagrato della Basilica del Santo e rende omaggio ad Antonio nel giorno della sua festa).