Non è solo storia di oggi, ma anche di ieri, persino dei tempi di Gesù, con la strage degli innocenti. Solo l’Amore può rispondere a questo male assoluto.
Dio ci incontra lì dove siamo, nella situazione, anche complicata e drammatica, in cui stiamo vivendo. Perché un rinnovato cammino di fede è sempre possibile, con determinate condizioni.
Viaggio ad Akabane, distretto a nord di Tokyo, dove sorge la piccola chiesa conventuale fondata alla metà del secolo scorso da due frati provenienti da Nagasaki. Un miracolo di inculturazione e fede.
La terza domenica di Avvento, chiamata domenica «gaudete», cioè «gioite», è la domenica della gioia e il vangelo ci parla di Giovanni Battista, un santo severo ed esigente… come stanno insieme queste due cose?
Il libro è frutto di «un’intuizione percepita e coltivata per molti anni» dal noto prete romano. Il problema è il seguente: di fronte alla condizione di precarietà in cui ci troviamo, spesso la risposta è quella di assolutizzare un dettaglio apparentemente sicuro e insieme di banalizzare altri aspetti. Questo non risolve la difficoltà, ma ne genera altre; è il modo in cui nascono le eresie nella Chiesa, la quale ha invece sempre cercato di ricondurre a unità, secondo la logica dell’«et-et» (pensiamo a quando diciamo che Gesù Cristo è vero Dio e vero uomo).
Suor Aziza (Azezet Habtezghi Kidane) eritrea di origine ma oggi cittadina britannica, ha dedicato la vita agli ultimi tra Sud Sudan, Palestina, Etiopia e Giordania. Per prima ha denunciato la tratta che schiavizzava migliaia di persone nel Sinai.