Dopo il passo della preparazione, anche nel nostro entrare nella preghiera vera e propria il Signore arriva, si presenta a noi. E noi cosa facciamo? Ecco qui alcuni passaggi.
La nascita è il miracolo, dice Hannah Arendt, che preserva il mondo dalla sua rovina infondendo fede e speranza nei viventi. Ma ogni nascita è tale perché esiste l’altro, esiste una relazione. Costruire speranza è, dunque, costruire comunità.
Essere presenti di fronte alla morte è difficile, e oggi spesso evitato, a volte per paura o per il senso di impotenza. Ma evadere dalla realtà, anche quando è dura e dolorosa, non è una strada che aiuta a vivere davvero.
Il libro di Adelino Ascenso, prete missionario portoghese, pone l’aratro come immagine della necessaria preparazione del terreno per l’incontro con Dio e con gli altri: nell’evangelizzazione non si può semplicemente gettare dei semi, ma è indispensabile creare le condizioni perché possano crescere. Punto di partenza è interrogare la propria situazione personale, spesso condizionata da immagini di Dio accumulate acriticamente, che impediscono di accedere alla vera esperienza di Dio.