Là dove gli occhi di un cittadino vedono solo castagni tutti uguali, in Garfagnana sanno indicarti piante diverse che fanno maturare le rossole, le carpinesi, le selvane, le pelosore, le nerone, le mazzangaie, le gragnanelle…
Ci sono legami che non mortificano l’autonomia, ma le danno significato. Come le radici di un albero: sembrano legarlo al terreno;in realtà, grazie a loro, può vivere e fiorire.
Nei boschi del Pollino, subito dopo Pasqua si sale in montagna con l’immagine di san Francesco di Paola nel taschino della camicia. Memori del suo passaggio che placò la tempesta.