A colloquio con fra Paolo Benanti, tra i massimi esperti di «intelligenza artificiale» e «digital age» che, in questa nuova epoca, ci invita a riscoprire l’antica virtù della prudenza.
C’è uno strano parallelo tra il mondo del computer e del web e quello della fede. A partire dal linguaggio – salvare, convertire, giustificare, icone… – per giungere alla relazione. Che, alla fin fine, è ciò che conta davvero.