Da soli e in corsa la vita è il farsi largo affannoso che conosciamo. Comportarsi come se tutto intorno a noi fosse (e lo è) fragile, vuol dire riconoscere la realtà. Essere fedeli alla verità di noi stessi.
Nelle aziende servono manager capaci di vedere e di riconoscere il dono. Anche se tale riconoscimento crea gratitudine, e la gratitudine rende vulnerabili e fragili, una vulnerabilità temuta dalla nostra cultura del business.
Tra i pellegrini dell’ultima edizione del «Cammino di sant’Antonio» erano presenti otto detenuti del carcere Due Palazzi di Padova. La testimonianza di uno di loro, Alessio, e quella di Maddalena, una giovane volontaria che ha accompagnato il gruppo.
Sì, c’è e ci sarà sempre del bene da salvaguardare, da scovare, da far crescere, da indicare, da coccolare, da preservare, da sognare, da condividere con qualcuno, da costruire piano piano, di cui appassionarsi.