La malattia ha il tremendo potere di limitare gli orizzonti e di mostrare le cose da un’altra prospettiva. Ma la malattia è anche una grande scuola di vita. E il grazie ne è l’espressione più alta.
Rimane solo ciò che doniamo. Come accade al chicco di grano, che dobbiamo seminare perché dia frutto. E al pane, che di quel grano è fatto e, al pari suo, è vita da celebrare.
«Fanno parte della giustizia: il timore di Dio, il rispetto della religione, la pietà, l’umanità, il godere del giusto e del buono, l’odio del male, l’impegno della riconoscenza».