Lettera aperta a Franca Falcucci che quarant’anni fa, da ministro dell’Istruzione, aprì la strada alla legge sull’Integrazione scolastica, con l’abolizione delle classi «speciali». Ne uscì un nuovo modello di scuola e, di conseguenza, di società.
La storia è fatta di ponti, perché è dal collegamento tra due posizioni apparentemente distanti e inconciliabili che nascono i cambiamenti. Ed è un ponte "di successo" anche il Progetto Calamaio, che il 3 dicembre festeggia i 30 anni di attività.
Non sarebbe bello far confluire nelle sole Olimpiadi atleti (normodotati e disabili) insieme? Intanto godiamoci i Giochi Paralimpici di Rio e tifiamo per i 101 azzurri che ci rappresenteranno.
È mobile, duttile, plasmabile, si espande o si ritira a seconda del contenuto. Così è anche la disabilità, modellata da relazioni, scambi, esperienze, cultura, politica e divertimento.
Guardiamo con occhi di gratitudine anche alla nostra scuola statale che, nonostante le difficoltà economiche, rimane un’eccellenza per l’integrazione degli alunni con disabilità.
La scritta si nota da lontano, quando scendiamo lungo la Casilina. È posta in alto sull’edificio, ed è a lettere cubitali: «Figli di uno stesso Padre». Una frase, un annuncio che ti lascia con il fiato sospeso. È un pugno allo stomaco. Contro pregiudizi, paure e inevitabili chiusure.