Stella, ponte, arco e freccia
A Natale la tavola si riempie di luccichii, tovaglie rosse, decorazioni verdi, segnaposti sgargianti, scie di colori che, come per magia, avvolgono i nostri piatti e bicchieri… Elegante, vario e brillante, quello del Natale è l’incantesimo più atteso dell’anno, che non manca di sublimarsi nello splendore della stella cometa, sfavillante nel suo viaggio dalle terre dei Magi fino alla mangiatoia. Potrei stare ore a osservare i barlumi di questo simbolo tanto amato, decantato dai sapienti e dai filosofi di tutto il mondo ma dedicato ai più comuni, all’umanità intera. La stella cometa è come un ponte, il palesarsi di un messaggio tra l’umano e il divino, tra la Terra e il Cielo. Spesso la coda della stella viene rappresentata a forma di arco, ed è proprio così che io immagino un ponte, un arco che si tende in più parti, che siano luoghi, modi di vivere o punti da cui guardare alla realtà.
Come ci dice anche papa Francesco, la storia è fatta di ponti, perché è da lì, dal collegamento tra due posizioni apparentemente distanti e inconciliabili, che nascono i cambiamenti. Per fare un ponte però, lo sappiamo, servono le fondamenta e più le fondamenta saranno solide più il ponte avrà modo di reggere con sicurezza e garantire i transiti nel futuro. Un ponte nel tempo può finire per traballare, può bastare poco, è sufficiente un terremoto anche di lieve entità... Pure la democrazia, così come la Storia, è fatta di ponti. Le leggi, senza le quali la democrazia non potrebbe esistere, sono di fatto dei piccoli ponti e anche loro possono subire degli scombussolamenti. È quello che sta accadendo negli ultimi anni con la legge sull’integrazione scolastica del ’77, messa in continua discussione nelle diatribe tra insegnanti e specialismo fine a se stesso, inclusione detta e quella fatta, reale partecipazione in classe dei bambini con disabilità.
Stella, arco, ponte. Le analogie sono molteplici. Teniamoci per il momento l’arco e scopriremo anche come tenere in vita il ponte e farlo brillare alla stregua di una cometa. Per un arco è fondamentale avere delle frecce, che vanno puntate verso l’alto, e la legge-ponte del ’77 secondo me ne ha lanciate almeno cinque: fiducia, autorità, responsabilità, abilità, ironia. Si tratta di frecce, a disposizione degli insegnanti, da mandare necessariamente a bersaglio. La prima freccia, dicevamo, è quella della fiducia, che va data a tutti, prima ancora di cominciare; la seconda è quella dell’autorità, perché la giustizia passa anche per il rispetto; la terza freccia è la responsabilità, diventare capaci di andare oltre il proprio ruolo con la creatività e diventare «responsabilmente irresponsabili». Le altre due frecce da scagliare sono quella dell’abilità, ovvero puntare sulle abilità personali, su ciò che possiamo fare per trasmetterlo come valore, come risorsa al gruppo classe, mettendo da parte il prefisso «dis» L’ultima freccia, che nella mia esperienza è stata fondamentale, forse la più pungente, è quella dell’ironia: non c’è educazione che non passi dal sorriso e non c’è consapevolezza che non passi dal prendersi in giro.
Mi fermo qui. Osservo ancora una volta la nostra luccicante cometa, sembra quasi viva mentre la sua coda di oggetto celeste ci indica una direzione… Stella o arco, scegliete voi l’immagine che vi appartiene di più. Tutto questo per augurarvi un anno che sia un ponte tra il nostro limite e l’Illimitato! Buon Natale e scrivete a claudio@accaparlante.it o sulla mia pagina Facebook.
Festa per i 30 anni del Progetto Calamaio!
Sabato 3 dicembre il Progetto Calamaio festeggia i 30 anni dalla fondazione. L'iniziativa - nata in seno al Centro Documentazione Handicap di Bologna - ha un suo specifico: è ideata, progettata e condotta da educatori e animatori con deficit fisico, e fin dal suo sorgere "insegna" integrazione laddove è chiamato a operare, a scuola come in azienda, con associazioni o gruppi genitori, e via dicendo. Per festeggiare il traguardo raggiunto e rilanciare la sua attività, Progetto Calamaio ha organizzato in Sala Farnese (Piazza Maggiore 6, a Bologna) l’incontro «Sostenere il cielo», con inizio alle ore 15, fino alle 18.30. Intervengono Claudio Imprudente, Mario Paolini e il Gruppo Calamaio.
Ingresso libero, gradita la prenotazione.
Info: cell. 3492481002; e-mail calamaio@accaparlante.it