Sempre più Paesi nel mondo applicano politiche di restrizione degli smartphone a scuola. Una ricerca dell’Università della Pennsylvania dimostra la loro utilità.
L’infanzia è il momento più importante della vita, quello in cui tutto nasce e si crea. Gesù, che con i bambini aveva un rapporto straordinario, ce lo ricorda e ci mostra l’importanza di preservare la forza vitale dei nostri piccoli.
«Disegnare nuove mappe di speranza» è il titolo della Lettera apostolica di papa Leone XIV, diffusa il 28 ottobre scorso, in occasione del Giubileo del Mondo Educativo e dei 60 anni della Dichiarazione conciliare «Gravissimum educationis».
Ottime le nuove linee guida per gli smartphone a scuola. Ma non basta sostenere solo gli insegnanti. Occorrono normative chiare che permettano anche alle famiglie di non sentirsi sole.
La crudeltà senza vergogna che caratterizza le guerre di oggi contagia anche i ragazzini. Compito degli adulti è aiutare le nuove generazioni a comprendere che, per restare umani, vanno gestite le contrarietà, ascoltando i punti di vista.
Continua il progetto della «scuola in cammino» di «Strade maestre»: a ottobre la classe attraverserà il Piemonte, sconfinerà in Francia, troverà il mare a Ventimiglia, esplorerà la Liguria, per poi imbarcarsi, a metà novembre, per la Sardegna.