La cifra della nostra epoca tecnologica è la velocità, ma il nostro cervello ha bisogno di tempi lenti. Non solo per pensare e per riflettere, ma per ricordare, rielaborare e cogliere le sfumature della vita.
Quell’uomo fra le montagne canadesi, con la sua vecchia macchina fotografica, voleva raccontare solo la bellezza di un lago incastonato fra le montagne?
Un sottopasso ferroviario un po’ claustrofobico. È quello nel quale mi sembra si sia infilato il lavoro. Con i suoi nuovi diktat anch’essi claustrofobici… Sicuri che siano a misura d’uomo?