«Settembre è il mese del ripensamento sugli anni e sull’età / dopo l’estate porta il dono usato della perplessità» cantava Francesco Guccini nella sua Canzone dei dodici mesi. Una perplessità che coglie molti di noi quando pensiamo al tempo del crepuscolo umano, vale a dire a quell’età della vita in cui per la prima volta ci si trova a fare i conti con la vecchiaia.
Magari ci fossero più e migliori specialisti dell’ascolto, dell’assistenza, del sociale! Ma ciò che auspico è il ritorno alla responsabilità dei «non specialisti». Se poi portiamo tutto ciò sul piano cristiano, siamo fritti…
C’è stato un momento in cui tutto sembrava perduto. Poi, credendo ancora nel nostro matrimonio, nonostante le ferite, ci siamo dati la possibilità di nuova nascita. E… ha funzionato!
«Il lavoro non è un dono gentilmente concesso a pochi raccomandati: è un diritto per tutti». Parole di papa Francesco, che non perde occasione per ribadire la centralità di un lavoro onesto e dignitoso. La risposta a un giovane, preoccupato per il futuro.