«Gentile direttore, sono abbonato da lungo tempo, o meglio, il “Messaggero” è sempre stato un giornale di casa che ci siamo tramandati di padre in figlio. Ora il padre sono io, anzi ormai quasi il nonno, almeno per l’anagrafe...
Basta fatti, vogliamo promesse! Dei primi abbiamo intasato le nostre giornate, delle seconde ce ne siamo scordati. Che sia, allora, quello appena iniziato, un anno carico di promesse di vita buona. Un anno colmo di bene per tutti!