La cosa più preziosa che abbiamo è il tempo che ci è donato: non sprechiamolo a lamentarci, annegando nell’inverno del nostro scontento. Non si diventa vecchi perché passano gli anni, si è vecchi davvero solo quando i rimpianti superano i sogni.
«Gli orologi agli svizzeri e il tempo agli africani» recita un detto congolese. La diversità culturale, appiattita dalla globalizzazione, è un bene di tutti.
Il tempo non va sprecato. Ma un conto è non sprecarlo cercando di vivere con intensità quello che ci è donato, cercando di amare, un altro è monetizzarlo come fosse una merce. Perché, alla fine, sarà pur vero che il tempo fugge, ma l’amore rimane.
C’è un tempo sciagurato che ci fa essere diffidenti, per paura. Ma c’è un amore che ci libera, mostrandoci che siamo amati e che la nostra vera difesa è proprio questo amore.
Navicelle guidate da strani polpi a sette piedi approdano sulla Terra scatenando reazioni umane contrapposte. Una linguista e un fisico cercano di risolvere l’enigma nel thriller di fantascienza «Arrival» (USA 2016), di Denis Villeneuve.