Un tanatologo, un cappellano di un ospedale covid, un rianimatore, una giovane cui il covid ha strappato il papà e una scrittrice, tutti insieme per parlare della morte. Perché il virus ci ha ricordato che la morte fa parte della vita.
«Vieni al mio compleanno?». Non è l’invito del mio nipotino alla sua festa con amichetti e parenti: ho di fronte un distinto cinquantenne in giacca e cravatta, serio serio, e la sua è una richiesta ufficiale. «Compio tre anni» mi dice Antonio chinando il capo verso di me, in confidenza.