Verrebbe spontaneo pronunciarla al futuro quella frase del titolo (Dove andremmo a finire?), invece che al condizionale come in effetti è. Ma sarebbe un grave errore, perché è proprio il condizionale la dimensione in cui si dipana questo volume: il condizionale è, infatti, il modo verbale che esprime incertezza (desideri, dubbi, ipotesi…), e l’incertezza è esattamente lo stato in cui si trova oggi la Chiesa.
La globalizzazione e i fenomeni complessi ci sconcertano. La soluzione non è l’imbarbarimento o la chiusura, ma il coltivare la conoscenza e praticare la condivisione. L’esempio è l’Eucaristia.