©MauroGuglielminotti/BuenaVista

Berlino 1989-2019: quel che resta del muro

Nel novembre del 1989 cadeva la barriera di cemento e filo spinato che per 28 anni aveva diviso Berlino Est da Berlino Ovest. Un anniversario da ricordare.
| Luisa Santinello Redattrice

Sono trascorsi trent’anni. Trent’anni senza più il muro di Berlino (Berliner Mauer). Eppure quella cicatrice che spaccò a metà la metropoli tedesca per ventotto anni resta ancora scolpita nei ricordi e nelle foto d’epoca. Una pagina nera della storia contemporanea, ma anche un monito a imparare dai propri errori. Era il 13 agosto del 1961 – in piena Guerra fredda – quando fu avviata la costruzione di un muro provvisorio lungo il confine di Berlino est (Repubblica Democratica Tedesca, rappresentata dalle forze sovietiche) e Berlino ovest (Repubblica Federale Tedesca, controllata dagli Stati Uniti).

La decisione presa dai vertici della RDT fu definita come un semplice «controllo pari a quello consueto ai confini di ogni Stato sovrano». In realtà, il muro di Berlino fece molto di più. Se furono circa 2,7 milioni i cittadini che tra il 1949 e il 1961 lasciarono la RDT per la più florida RFT, quei chilometri di cemento e filo spinato separarono migliaia di famiglie e causarono molte vittime (dal 1961 al 1989 almeno 140 persone morirono tentando di scavalcare il muro. Fonte: www.berlin.de). 

La sera del 9 novembre 1989 venne comunicata l’entrata in vigore di un nuovo regolamento che disciplinava i viaggi nella RDT. In poche ore si diffuse la notizia che la Repubblica Democratica Tedesca apriva i confini e migliaia di persone si catapultarono intorno ai varchi lungo il muro. Nei giorni successivi vennero aperte sempre più brecce. Oggi del muro restano solo tre pezzi (oltre ai vari frammenti sparsi per la città, tra cui quello nella foto): uno di circa 80 metri nell’ex quartier generale della Gestapo; il secondo – ricoperto di murales (da qui il soprannome East Side Gallery) – vicino al ponte Oberbaumbrücke; il terzo a nord di Bernauer Straße, dove sorge il Centro di documentazione del muro di Berlino.

Il reportage fotografico di Mauro Guglielminotti è pubblicato nel numero di novembre del «Messaggero di sant'Antonio» e nella versione digitale della rivista.

Data di aggiornamento: 09 Novembre 2019