Con la sua genialità e le sue innovazioni ha cambiato il corso della storia dell’arte: una mostra al Mart di Rovereto celebra Giotto attraverso le opere di artisti del ’900 ispirati dal maestro toscano.
Che cosa è l’odio? È «una forma di estrema arroganza, di eccezionale presunzione, che fa sì che noi, il nostro modo di pensare, il colore della nostra pelle, la nostra cultura, la nostra religione siano considerati il centro dell’universo, l’unica forma legittima di esistenza. Non accettiamo di esserne parte. Incoscienti e presuntuosi, pensiamo di essere il tutto». In sintesi «il rifiuto dell’altro da noi». In Odiare l’odio (Rizzoli) Walter Veltroni non si limita a descrivere quel che sembra spirito dominante del tempo.
Un museo interamente digitale per raccontare il «secolo breve» a tutte le generazioni. È l’M9 di Mestre, un distretto culturale firmato dalla Fondazione di Venezia.
Dai campi di internamento in Albania, alla prigione per non diventare delatore, all’esodo in Italia: una vita intera attraversata con l’aiuto di sant’Antonio, incontrato nel santuario di Laç.
Un grandioso affresco corale sulla diaspora italiana del Novecento in Sud America, ispirato al romanzo «Sull’oceano» di Edmondo De Amicis. Musica e regia di Girolamo Deraco su libretto di Giuseppe Nicolò.