13 Giugno 2021

C’è ma non si vede…

Sant’Antonio di Padova è un amico silenzioso e discreto, che non ci chiede niente in cambio.
C’è ma non si vede…

© Luisa Santinello

In effetti non è nemmeno così importante vederlo continuamente attorno a noi, quasi fosse parte dell’invadente e petulante pubblicità che ci circonda. A cui ormai, a dir la verità, non facciamo neanche più caso. E neppure sentirlo ad ogni istante, a far concorrenza alla musica che ci spariamo nelle cuffiette o ai trilli insistenti di telefonini e altre diavolerie elettroniche che ci portiamo in tasca. E poi non ne conosciamo neppure bene la voce, almeno da distinguerla da quella di familiari, amici, allenatori dei figli, colleghi. Che tutti hanno sempre qualcosa da dirci o da insegnarci, talvolta da sgridarci. Non ne sopporteremmo proprio uno in più su questo lato della strada.

Talvolta, probabilmente, lo abbiamo però intravisto, con la coda dell’occhio. Sfilando distratti davanti ad un quadretto appeso nella cucina di nonna. Magari colpiti dal guizzo o l’eccentricità di un particolare non proprio di moda: l’abito da frate, il giglio, un libro di quelli di una volta in mano.

Qualche altra volta, per strada, mentre ce ne andavamo mestamente a lavoro o pagavamo il nostro conto quotidiano al jogging, ci siamo sfrecciati davanti in bicicletta o a piedi con gli amici. Uno di quei relitti preistorici posti agli incroci delle strade o nei luoghi più inaspettati, piccole chiesette in muratura di nome «capitelli». Dove qualcuno ancora si ostina a porre dei fiori freschi o a pulire dalle ragnatele la statua di chissà chi. E però ci compiacciamo con complicità di quel bimbo, di legno o pietra, che è lì in braccio. Perché è bello, ne sappiamo qualcosa anche noi, segretamente in crisi di astinenza di coccole e di abbracci.

Qualcosa, a sprazzi, senza colpirci particolarmente l’attenzione, ma è arrivato anche alle nostre orecchie. Quando ci siamo meravigliati ascoltando nonna che lo invocava per nome cercando una cosa persa. O quando qualcuno alla TV lo ha annoverato tra i santi più famosi del paradiso. O quando i genitori vi hanno rivelato in confidenza che lo pregano per voi: perché possiate crescere bene, in tutti i sensi. Ma anche perché, in fin dei conti, dietro al «Messaggero di sant’Antonio» c’è proprio lui.

Infine, forse, non è neppure neanche così importante che voi ci crediate o meno. Che ne siate devoti o non ve ne interessi niente. Ma lui è un po’ come l’antivirus del computer: non è così fondamentale che siate sempre consapevoli che lui sta lavorando per voi. Ma lui lavora sempre per voi. O come l’aria, di cui ci accorgiamo solo quando ci manca. La respiriamo ritmicamente senza neppure accorgercene, eppure ne siamo in ogni istante avvolti.

Sant’Antonio di Padova è così. Un amico, silenzioso e discreto, che non ci chiede niente in cambio. Non vuole venderti nulla. Ma siccome gli amici dei miei amici sono anche miei amici, a lui piacerebbe tanto farti conoscere il suo più grande amico: Gesù! Magari facciamoci anche solo per una volta un pensierino. Meglio ancora se il 13 giugno, sua festa.
 

Data di aggiornamento: 13 Giugno 2021
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