Gita fuori porta? Rivello fa per voi

Poco distante da Matera, il borgo di Rivello è un’ottima meta per una sosta che unisce la bellezza del paesaggio alla piacevolezza dell’abitato antico, con un occhio anche alla tavola.
14 Aprile 2018 | di

Rivello è un borgo di straordinaria bellezza. Paesino in provincia di Potenza, circa 3 mila abitanti, ricorda, per la sua forma, la scenografia di un piccolo presepe. Lo si deve soprattutto alla sua posizione, a dominio della valle del Noce, delimitato dai boschi delle vette dell’Appennino lucano e dal litorale tirrenico. È uno dei gioielli della Basilicata. Dista circa 150 km da Matera, città Capitale europea della cultura 2019, ed è a pochi chilometri da Maratea, definita la «perla del Tirreno».

L’area di Rivello è stata a lungo oggetto di contesa tra longobardi e bizantini, popoli che qui hanno lasciato segni tangibili della loro presenza. Le origini si fanno risalire all’Alto Medioevo. Tuttavia numerosi reperti archeologici farebbero supporre che il borgo sia l’erede di Sirinos, città lucana esistente nel periodo preromano. Splendidi palazzi nobiliari e siti religiosi si snodano tra viuzze e scalinate che salgono e scendono. Soltanto nel centro storico si contano oltre venti edifici sacri, due dei quali definiscono i due nuclei della città, eredità della contesa tra longobardi e bizantini. La parte alta si sviluppa a partire dalla chiesa madre di San Nicola, con la bellissima facciata con decorazioni barocche napoletane risalenti al 1744. Merita una visita anche la cripta più antica della chiesa, a tre navate (XI sec.).

Nella parte più bassa del paese sorge invece la chiesa, e il cinquecentesco convento, di Sant’Antonio, edificata a partire dal 1512, con affreschi di Girolamo Todisco (XVI sec.) al quale sono attribuiti anche quelli che decorano il chiostro e l’Ultima Cena di Pietrafesa, conservata nel refettorio. All’interno della chiesa, un coro ligneo risalente al XVII secolo nel quale sono raffigurate scene di vita locale. Segnaliamo anche la mostra permanente «Greci e indigeni tra Noce e Lao»,  ospitata all’interno del convento, dedicata a interessanti reperti archeologici.

Sempre nella parte bassa del paese, si può ammirare, poi, a strapiombo su una rupe, la bella chiesa di Santa Maria del Poggio. Per godere il fascino di Rivello basta esplorare i suoi vicoli e palazzi, come il Megale, le cui origini risalgono all’anno 1000, e poi perdersi tra i sapori della cucina locale, semplice e genuina, fatta di paste come  le laghenelle (tagliatelle) e i cavatiell’ (gnocchi), e la speciale polenta con i termini, preparata con pezzi di salsiccia.  Tra le specialità, anche i ghiummariell’, involtini di interiora di agnello o capretto e i tipici salumi come la soppressata e i prosciutti della zona. Qui viene prodotta anche una piacevole birra artigianale, realizzata con le acque delle sorgenti dell’Appennino lucano.

Rivello è facilmente raggiungibile in auto, utilizzando l’autostrada A2 del Mediterraneo, con uscita Lagonegro nord-Maratea e proseguendo, poi, lungo la SS 585 Fondovalle del Noce per pochi chilometri.

Per informazioni si veda www.aptbasilicata.it 

Data di aggiornamento: 14 Aprile 2018
Lascia un commento che verrà pubblicato