Io mi piaccio
Bikini o burkini? La polemica è poco appassionante sul piano estetico (le implicazioni politiche sono, invece, tutt’altra cosa). Una donna occidentale, in genere, considera solo quanto possa essere scomodo stare al sole o nuotare coperte.
Il punto vero lo ha espresso Laurence Rossignol, già ministra della Famiglia nel governo Hollande: «Siamo libere? Alcune di nascondere il corpo, le mani, il viso; altre di infliggersi operazioni di chirurgia estetica dolorose, di affamarsi per assomigliare a modelle da rivista che non esistono nella realtà».
Intanto l’industria della moda, tutto tranne che ingenua, sdogana le modelle dalle forme generose, più rappresentative della media femminile rispetto alle taglie 38 che riempiono le passerelle. Sono pur sempre giovani e bellissime, ma speriamo che i loro fianchi pieni e le pance da pittura rinascimentale tolgano qualche complesso almeno ad alcune ragazze.
Ragionando in termini più seri, l’italiana che ha raggiunto, nell’ultimo anno, la maggiore popolarità è Bebe Vio, 20 anni e quattro protesi artificiali agli arti.
Ricevuta alla Casa Bianca nella delegazione italiana per l’ultima cena ufficiale di Obama, immortalata in un selfie con il capo dello Stato Mattarella il 2 giugno, protagonista di campagne pubblicitarie piene di energia e giovinezza, è diventata famosa nello sport per l’oro di fioretto individuale alle Paralimpiadi 2016 e, prima, ai Mondiali 2015.
Ma a renderla un’icona nella società è stata la sua personalità, traboccante di vitalità, coraggio e impegno. Amputata di gambe e avambracci a 11 anni per colpa di una meningite fulminante, dopo tre mesi e mezzo in ospedale tornava subito a scuola. Un anno più tardi riprendeva gli allenamenti.
A maggio scorso, in un incontro con studenti a Jesolo, una bambina di 9 anni in carrozzina faticava a porle una domanda. Allora Bebe si è alzata e l’ha raggiunta. Il padre ha spiegato che la figlia non riusciva a concepire che si potesse camminare senza le proprie gambe.
A quel punto Bebe si è sfilata una protesi e le ha detto: «Non devi avere paura, a me serve molto».
Alle attrici che affermano di non sentirsi veramente belle non crediamo mai, mentre c’è soltanto verità nello sguardo luminoso di Bebe Vio e nelle sue parole: «Io mi piaccio, mi piace quel che sono. Vado fiera delle mie protesi e delle mie cicatrici. Sarei contenta se questo mio modo di essere aiutasse chi non si piace ad accettarsi».