La città del Santo patrimonio Unesco
Gli affreschi di Giotto nella Cappella delle Benedizioni e nella Sala del Capitolo, il ciclo pittorico firmato da Giusto de’ Menabuoi nella Cappella del Beato Luca Belludi e quello di Altichiero da Zevio e Jacopo Avanzi nella Cappella di San Giacomo. Se dal 24 luglio Padova è entrata nella World Heritage List, la lista del Patrimonio Mondiale UNESCO, come urbs picta, città dipinta, il merito va anche a questi cicli pittorici trecenteschi conservati in Basilica del Santo. Per non parlare degli affreschi che Altichiero da Zevio realizzò per i Marchesi Lupi di Soragna nel vicino Oratorio di San Giorgio.
Oltre alla Basilca del Santo e all’Oratorio di San Giorgio, altri sei sono i luoghi padovani citati nel corso della 44a sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale a Fuzhou nell’ambito della proclamazione ufficiale di Padova urbs picta. In particolare: la Cappella degli Scrovegni affrescata da Giotto, la Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo agli Eremitani da Guariento, come pure la Cappella della Reggia Carrarese. E ancora: Palazzo della Ragione, il Battistero del Duomo e l’Oratorio di San Michele.
Questi i principali passaggi con cui l’UNESCO motiva l’inserimento di Padova Urbs picta nella lista del Patrimonio Mondiale: «I cicli affrescati padovani illustrano l'importante scambio di idee che esisteva tra i protagonisti del mondo della scienza, della letteratura e delle arti visive nel clima preumanista di Padova all'inizio del XIV secolo. Gli artisti hanno mostrato grande abilità nel dare forma visiva a queste idee e le loro capacità tecniche hanno permesso ai cicli affrescati padovani non solo di diventare un modello per gli altri, ma anche di dimostrarsi notevolmente resistenti al passare del tempo. Il gruppo di artisti in cerca di innovazione, riuniti a Padova, favorì allo stesso tempo uno scambio di idee e un know-how che portò a un nuovo stile nell'affresco. Questo nuovo stile non solo influenzò Padova per tutto il XIV secolo, ma costituì la base ispiratrice per secoli di lavori di affresco nel Rinascimento italiano e oltre. Con questa vera e propria rinascita di una tecnica pittorica antica, Padova ha fornito un nuovo modo di vedere e rappresentare il mondo, annunciando l'avvento della prospettiva rinascimentale. Queste innovazioni segnano una nuova era nella storia dell'arte, producendo un irreversibile cambio di direzione».