© Hinz&Kunzt

La galleria d'arte degli homeless

Le vite di 30 fissa dimora di Amburgo si sono trasformate in altrettante opere d'arte grazie alla rivista Hinz&Kunzt e con l'utilizzo dell'IA.
| Sabina Fadel Caporedattrice

Il mondo dei senza fissa dimora è tra i più complessi e sfaccettati, ricco di una profonda umanità maturata quasi sempre nel dolore e nella fragilità. Chi, anche solo per un breve periodo, ha potuto avvicinarsi a queste donne e a questi uomini che vivono per la strada, può testimoniarlo: il confine che divide tante vite normali da esistenze vissute ai margini della società è sottilissimo. A volte basta davvero poco per ritrovarsi senza più nulla: la perdita del lavoro a causa di una malattia invalidante, di un fallimento affettivo che fa perdere ogni punto di riferimento, di una dipendenza, e, soprattutto, la mancanza di una rete sociale di supporto, può portare chiunque a un livello di prostrazione tale da non reggere più i ritmi fortemente competitivi della società di oggi e trovarsi così a soccombere alla vita

Lo dimostra anche il progetto nato e sviluppato in Germania da Hinz&Kunzt, che ha portato a trasformare i senza fissa dimora in artisti e a migliorare le loro condizioni di vita grazie ai profitti ottenuti dal mercato dell’arte.

Tutto è cominciato qualche anno fa ad Amburgo, nel nord della Germania, quando Hinz&Kunzt (la rivista di strada più diffusa nel Paese - specializzata in politica sociale, questioni di Amburgo e cultura -, realizzata da giornalisti professionisti ma venduta per strada da oltre 500 persone senza dimora o in situazioni di vita precarie e che porta avanti un progetto inclusivo e attività di lobbying a favore dei più poveri) ha deciso di mettere al servizio di questa umanità dimenticata la più recente scoperta tecnologica: l’Intelligenza Artificiale. I professionisti di Hinz&Kunzt, infatti, dopo aver raccolto per mesi le storie di vita di un gruppo di trenta persone senza fissa dimora, con l’aiuto del prestigioso museo Hamburger Kunsthalle, e grazie all’IA, hanno trasformato quei vissuti in opere d’arte, veri e propri quadri che esprimevano tutta la sofferenza emotiva dei loro autori.

I quadri sono stati poi esposti in vari punti della città – sotto i ponti, nelle stazioni della metropolitana o in quelle ferroviarie, vicino al porto… –, in tutti quei luoghi di vita abitati da chi ha fatto della strada la propria dimora, dando vita a The Homeless Gallery, una «galleria pop-up» unica al mondo.

Oltre 100.000 tra abitanti e turisti di Amburgo hanno potuto visitare le 13 sedi espositive. Ogni nuovo luogo di esposizione è stato annunciato in tempo reale sui social media di Hinz&Kunzt e della Kunsthalle di Amburgo, e sul sito web di The Homeless Gallery, creato per l’occasione.

La rivista, inoltre, ha dedicato a queste prime opere un numero speciale, in breve diventato il più venduto nella sua storia e ha visto di conseguenza aumentare le proprie vendite del 32%. Non solo. Anche le due squadre di calcio più famose di Amburgo hanno voluto ospitare la Homeless Gallery nei loro stadi e la prestigiosa casa d’aste Christie's ha messo all'asta le opere d'arte della Kunsthalle di Amburgo «rendendo la galleria dei senzatetto la raccolta fondi più redditizia nella storia di Hinz&Kunzt».Lo scorso novembre, infine, il progetto si è aggiudicato il Grand Prix al Bea World 2023, la rassegna che da oltre 10 anni premia i migliori eventi al mondo.

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Data di aggiornamento: 30 Maggio 2024