Es Devlin, Library of light. Pinacoteca di Brera – Cortile d’Onore Salone del Mobile. Milano 2025 © Monica Spezia

Milano: la luce dei libri

A margine del Salone del mobile milanese, una magnifica installazione nel cortile d'onore della Pinacoteca di Brera celebra la luce irradiata dai libri.
| Sabina Fadel Caporedattrice

È stata inaugurata l’8 aprile (e si chiuderà il 13), a Milano, la 63esima edizione del Salone del Mobile, evento che vede la presenza di oltre 2.100 espositori, da 37 Paesi del mondo. Oltre agli spazi espositivi tradizionali (169 mila mq di superficie nella sede di Fiera Milano), i visitatori potranno ammirare alcune installazioni presenti in vari luoghi, iconici o sconosciuti, della città.
Come la Library of light (Biblioteca di luce) ideata e realizzata dalla scenografa e designer inglese Es Devlin (celebrata in tutto il mondo come «poetessa della luce»), per il cortile d’onore della Pinacoteca di BreraUna sorta di scultura luminosa, metafora della conoscenza, che ospiterà oltre 2mila volumi selezionati e donati da Feltrinelli sul tema Thought for Humans – tema scelto dal Salone del Mobile come filo conduttore di questa edizione 2025 – e che, una volta concluso l’evento, saranno donati alle biblioteche comunali della città

La scultura di Devlin (un cilindro rotante di 18 metri di diametro, composta di scaffali illuminati) è posta proprio al centro del seicentesco Cortile d’Onore che mette in collegamento la Pinacoteca di Brera, la Biblioteca Nazionale Braidense e l’Accademia di Belle Arti e, come sottolineano gli organizzatori, richiama una celebre frase di Umberto Eco: «I libri sono la bussola della mente, indicano innumerevoli mondi ancora da esplorare». 

Bellissimi i giochi di luce che l’installazione crea: durante il giorno, infatti, mentre la struttura ruota, «il piano specchiante inclinato posto sulla sommità del cilindro riflette la luce del sole sulle colonne, sulle statue del portico e su porzioni dell’edificio che fino ad ora non erano mai state raggiunte dai raggi solari. Di notte, la stessa struttura illuminata dà vita a giochi di ombre sulle pareti del cortile, trasformandolo in un teatro silenzioso di luce e riflessi». 

Es Devlin spiega: «Ho sempre percepito le biblioteche come luoghi silenziosi ma intensamente vibranti, dove menti e immaginazioni si librano in volo, trattenute come aquiloni dai corpi seduti che le ospitano. Questa scultura cinetica rappresenta le connessioni sinaptiche che si intrecciano, le risonanze e le associazioni che prendono vita nella mente di una comunità temporanea di lettori. Come disse Jorge Luis Borges: “Non sono certo di esistere, in realtà. Sono tutti gli scrittori che ho letto, tutte le persone che ho incontrato, tutto ciò che ho amato; tutte le città che ho visitato”».

L’installazione (visitabile, a ingresso libero, fino al 21 aprile, con orario 9-21) sarà animata ogni giorno da una serie di eventi che la trasformeranno così in una sorta di «palcoscenico di pensiero e dialogo», nel quale si intrecceranno arte, letteratura, artigianato e riflessioni sul nostro tempo, attraverso le voci di artisti, scrittori e innovatori. Un luogo in cui «le idee prendono forma, si contaminano e si moltiplicano, offrendo ai visitatori la possibilità di immergersi in un’esperienza culturale in continuo divenire».

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Data di aggiornamento: 11 Aprile 2025