#SemiVivi, è «Giovani verso Assisi» 2017
«Umiltà profonda». La chiese il giovane Francesco d’Assisi al crocifisso di san Damiano, la chiederanno proprio ad Assisi, dal 28 ottobre all’1 novembre, alcune centinaia di giovani provenienti da tutt’Italia, su invito dei frati conventuali, nel corso dell’annuale evento «Giovani verso Assisi», giunto all’edizione numero 38.
«Presenteremo la virtù dell’umiltà come efficace antidoto a due vizi, l’invidia e l’ira, spesso concatenati tra loro» spiega fra Simone Tenuti, tra gli organizzatori. A tenere uniti i pezzi ecco il titolo, #SemiVivi, un hastag dalle molte interpretazioni. Fra Simone ne propone tre: «Siamo partiti dall’humus, dalla terra, radice proprio dell’umiltà. In noi il Signore ha seminato e semina dei buoni semi che, se il terreno è fertile, crescono bene. Ecco il primo significato: l’umiltà riconosce e permette di far germogliare il seme di bene che è in noi, di renderlo vivo. “Semivivi” significa però anche “mezzi morti”. Quando ci sono i vizi di mezzo, le sementi buone soffrono e rischiano di perdersi. Infine abbiamo spezzato in tre la parola. È come se la virtù, ma anche il vizio, dicesse: “Se mi vivi”, queste sono le conseguenze per te».
«Giovani verso Assisi» 2017 consentirà ai partecipanti – dai 18 ai 28 anni – di affrontare il tema da molti punti di vista, potendo contare su testimoni, maestri, compagni di viaggio che li coinvolgeranno in laboratori, incontri, celebrazioni, catechesi e quant’altro. I nomi degli adulti coinvolti dicono di questa attenzione trasversale: ci sono frati e suore – su tutti fra Mauro Gambetti, custode del Sacro Convento –, ecclesiastici dello spessore di monsignor Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna; Paul Bhatti, politico pakistano, fratello di Shahbaz, assassinato nel 2011 per le sue battaglie in difesa delle minoranze religiose; i professori Ignazio Punzi (psicoterapeuta) e Salvatore Abbruzzese (sociologo).
Il 31 ottobre, poi, alcuni testimoni presenteranno Matteo Farina, giovanissimo servo di Dio di cui è in corso la causa di beatificazione. «Se fosse ancora tra noi – sogna fra Tenuti –, avrebbe l’età giusta per partecipare a “Giovani verso Assisi”!», ricordando che Matteo, brindisino, è del 1990, ed è deceduto per un tumore celebrale a soli 19 anni, nel 2009. «La sua vita umile, generosa, santa, incoraggerà i tanti coetanei che lo incontreranno ad Assisi» confida fra Simone.
Per informazioni e iscrizioni è da consultare il sito Giovaniversoassisi.it.