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Vent'anni di Charta Œcumenica

Compie vent’anni il documento sottoscritto dalle Chiese cristiane nell’intento di tracciare «Linee guida per la crescita della collaborazione» tra di loro.
| Redazione

Nel ventesimo anniversario della Charta Œcumenica, la priorità delle Chiese cristiane – specie in questo tempo di pandemia e crisi economica – resta la collaborazione. Leggere per credere il messaggio firmato dal Metropolita Polykarpos, Arcivescovo d’Italia ed Esarca per l’Europa Meridionale, dal Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della CEI, e dal Pastore Luca Maria Negro, Presidente della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia.

«Vent’anni fa le Chiese cristiane in Europa sottoscrivevano la Charta Œcumenica, un documento contenente le “Linee guida per la crescita della collaborazione” tra di loro, frutto di un paziente e sapiente lavoro avviato con la prima Assemblea Ecumenica Europea, svoltasi a Basilea nel 1989. Tra la caduta di muri e cortine che attraversavano l’Europa e il drammatico crollo delle Torri Gemelle, le Chiese cristiane avevano saputo elaborare insieme un cammino di conoscenza sempre più profonda e di convergenza verso una testimonianza comune da rendere al Signore della storia. Avevano saputo impegnarsi concretamente a fare di questa collaborazione fraterna un segno credibile di un’unità possibile e un annuncio del Vangelo della pace. Un cammino di speranza per tutti, offerto dai cristiani ai loro fratelli e sorelle in umanità.

Oggi, a vent’anni di distanza, l’Europa e le Chiese presenti nel continente si ritrovano nel pieno di un’altra sfida epocale: la crisi economica, i cambiamenti climatici, i flussi migratori e, da ultimo, la pandemia affliggono il mondo intero e colpiscono l’Europa al cuore dei suoi valori e principi di convivenza civile e di solidarietà umana. La ricerca della pace, della giustizia e della salvaguardia del creato, che le Chiese in Europa hanno fatto esplicitamente propria a partire dall’ultimo decennio del secolo scorso, si declina oggi come cura delle persone e delle relazioni, come fratellanza umana e custodia della terra, come bene comune.

Anche in Italia il terreno pazientemente lavorato da tante donne e uomini, discepoli dell’unico Signore Gesù Cristo, e il seme gettato vent’anni fa dalle Chiese presenti in Europa con la Charta Œcumenica, si sono trasformati in impegno quotidiano, in faticosa ma convinta ricerca di cammini nuovi e antichi per rendere possibile la “corsa del Vangelo” nell’oggi della storia. Molti degli impegni presi insieme dalle Chiese cristiane nel 2001 restano ancora da attuare, ma un preciso solco di sequela del Signore Gesù è tracciato. In tante regioni e città sono sorti in questi vent’anni Consigli di Chiese cristiane che hanno posto la Charta Œcumenica tra i fondamenti costitutivi. Sono segni incoraggianti che non dobbiamo e non vogliamo lasciar cadere, ma custodire e alimentare, affinché siano fermento di unità e di riconciliazione.

In sintonia con la Dichiarazione congiunta della Conferenza delle Chiese Europee e del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa in occasione di questo anniversario, rendiamo grazie al Signore per quanto ha operato in mezzo a noi, attraverso di noi e nonostante noi, in questi venti anni, e nuovamente

CI IMPEGNIAMO

a una collaborazione fraterna secondo quelle Linee guida, che diventi sempre più una testimonianza comune affinché i discepoli del Signore “siano una cosa sola e il mondo creda” (Gv 17,21)».

 

Sacra Arcidiocesi Ortodossa d'Italia
Metropolita Polykarpos
Arcivescovo d'Italia ed Esarca per l'Europa Meridionale

Chiesa Cattolica Italiana
Gualtiero Cardinale Bassetti
Presidente Conferenza Episcopale Italiana

Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia
Pastore Luca Maria Negro
Presidente

 

 

 

 

 

Data di aggiornamento: 25 Aprile 2021