La Laguna si tinge di fantastico
«Una leggenda racconta di una città sospesa nello spazio e nel tempo. In un’epoca di cui si è perso il nome. Degli uomini in fuga cercavano una terra dove fondare una città. Finirono in un labirinto di isole e canali, abitato da pesci e uccelli migratori, ma senza terra solida su cui costruire. Così continuavano a cercare. Un giorno una delle loro barche si arenò. Nacque la prima casa. Alcuni dicono che sia una storia inventata e che quella città non sia mai esistita…». Sembra l’incipit di un film fantastico, ma in realtà Lagunaria, il documentario di Giovanni Pellegrini in sala dal 4 aprile, racconta le origini e le problematiche di una città quanto mai reale e autentica: Venezia.
«Lagunaria può essere letto in molti modi – commenta il regista –. Può essere un sguardo, mitico e al tempo stesso attuale, sull’evolversi di un luogo unico come Venezia. Ma il film racconta anche problematiche estremamente contemporanee e che accomunano molte altre città: il cambiamento climatico e l’overtourism».
Prodotto e distribuito da Ginko Film e realizzato con il sostegno della Regione Veneto e della Veneto Film Commission, il film, raccontato dalla voce di Irene Petris e dalle note di Filippo Perocco, è stato presentato in numerosi festival internazionali, tra cui il Matsalu Nature Film Fest in Estonia, Ecocup in Russia, Another Way Film Festival in Spagna e il Salem Film Fest negli USA.