Spirito al centro
«A Pentecoste lo Spirito Santo scende in tante lingue di fuoco: dà a ciascuno la capacità di parlare altre lingue (cfr At 2,4) e di sentire la propria lingua parlata dagli altri (cfr At 2,6.11). Dunque non crea una lingua uguale per tutti, non cancella le differenze, le culture, ma armonizza tutto senza omologare, senza uniformare. E ciò deve farci pensare in questo momento, nel quale la tentazione dell’“indietrismo” cerca di omologare tutto in discipline soltanto di apparenza, senza sostanza – ha detto papa Francesco domenica 28 maggio durante l’omelia della Santa Messa nella Solennità di Pentecoste –. Restiamo su questo aspetto, sullo Spirito che non comincia da un progetto strutturato, come faremmo noi, che spesso poi ci disperdiamo nei nostri programmi; no, Lui inizia elargendo doni gratuiti e sovrabbondanti. Infatti a Pentecoste, sottolinea il testo, “tutti furono colmati di Spirito Santo” (At 2,4)».
«Nel mare della storia – ha continuato il Pontefice –, la Chiesa naviga solo con Lui (lo Spirito Santo, ndr), che è “l’anima della Chiesa” (S. Paolo VI, Discorso al Sacro Collegio per gli Auguri onomastici, 21 giugno 1976), il cuore della sinodalità, il motore dell’evangelizzazione. Senza di Lui la Chiesa è inerte, la fede è solo una dottrina, la morale solo un dovere, la pastorale solo un lavoro. A volte sentiamo cosiddetti pensatori, teologi, che ci danno dottrine fredde, sembrano matematiche, perché manca lo Spirito dentro. Con Lui, invece, la fede è vita, l’amore del Signore ci conquista e la speranza rinasce. Rimettiamo lo Spirito Santo al centro della Chiesa, altrimenti il nostro cuore non sarà bruciato dall’amore per Gesù, ma per noi stessi. Mettiamo lo Spirito al principio e al cuore dei lavori sinodali. Perché “di Lui, soprattutto, ha oggi bisogno la Chiesa! Diciamogli dunque ogni giorno: vieni!” (cfr Id., Udienza generale, 29 novembre 1972). E camminiamo insieme, perché lo Spirito, come a Pentecoste, ama discendere mentre “tutti si trovano insieme” (cfr At 2,1). Sì, per mostrarsi al mondo Egli ha scelto il momento e il luogo in cui tutti stavano insieme. Il Popolo di Dio, per essere ricolmo dello Spirito, deve dunque camminare insieme, fare sinodo. Così si rinnova l’armonia nella Chiesa: camminando insieme con lo Spirito al centro. Fratelli e sorelle, costruiamo armonia nella Chiesa!».
Foto: Domínikos Theotokópoulos (El Greco), «Pentecoste» (particolare), 1597 circa, Museo del Prado, Madrid.