
La rimonta della gentilezza
In un mondo che ogni giorno di più sembra appannaggio dei forti e degli arroganti, crescono le iniziative dal basso che elogiano il potere ma anche la necessità della gentilezza come leva per creare società più vivibili e giuste, che abbiano al centro le relazioni e il rispetto delle differenze e della dignità delle persone. L’ultima in ordine di tempo è quella lanciata il 21 gennaio a Rovigo, nell’ambito di un progetto culturale portato avanti da diversi soggetti, dalle associazioni, ai commercianti, alle imprese sociali, ai singoli cittadini. La campagna «Rovigo, città della gentilezza» mette in gioco tutti i cittadini, alla ricerca delle piccole azioni gentili che ognuno può fare per rigenerare la città. Nel concreto si invitano le persone, tramite apposite card, a scegliere l’azione di gentilezza che ognuno reputa più importante, un vero e proprio concorso, per creare una sorta di decalogo della gentilezza cittadino.
Iniziative intorno al tema della gentilezza punteggiano lo Stivale in genere in prossimità della Giornata mondiale della gentilezza, il 13 novembre, rendendo la celebrazione un’occasione concreta di pensiero e socialità. Ma esistono anche siti, blog e associazioni collegate al tema così come esiste anche un Festival della Gentilezza, sempre a novembre, che ha come mission quella di «diffondere esempi di gentilezza e buone pratiche, convinti che ogni piccolo gesto di gentilezza possa determinare un cambiamento». Perché, come diceva Johann Wolfgang Goethe: «La gentilezza è la catena forte che tiene legati gli uomini».
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