biografia

Fernando de Haro

Perché sono un uomo

Scene dalla vita di don Giussani
Recensione di

Qual è il modo più efficace di raccontare la vita di una persona? Celebrarne le gesta o scavare nel suo vissuto quotidiano? Il giornalista spagnolo Fernando de Haro ha scelto di esplorare il lato umano più profondo di don Luigi Giussani, fondatore del movimento di Comunione e Liberazione, nel libro Perché sono un uomo - Scene dalla vita di don Giussani, riannodando i fili delle proficue relazioni del sacerdote, degli incontri con alcuni protagonisti del Novecento, dei momenti fugaci, a volte lontano dai riflettori della storia.

Gianni Borsa

David Sassoli. La forza di un sogno

Uomo, giornalista, cittadino d'Europa
Recensione di

L’esperienza di un uomo, un giornalista, poi entrato in politica fino al ruolo di presidente del parlamento europeo, raccontata attraverso i suoi discorsi e gesti, e dando la parola a chi l’ha conosciuto, ha collaborato con lui o ha goduto della sua amicizia. Imparziale, tenace, amabile, Sassoli ha coniugato valori radicati nella storia con la promozione concreta del bene comune, nel sogno di un’Europa dalla parte dei cittadini, specialmente di chi non ha voce, e aperta al mondo.

Annalisa Consolo

Etty Hillesum

Il coraggio della scrittura
Recensione di

Il libro presenta la vicenda di Etty Hillesum e del suo percorso interiore che, nell’oscurità dell’occupazione nazista, la porta a incontrare Dio. «Mi riconosco nel tuo conoscerti»: è questa l’esperienza dell’autrice, che riscopre se stessa attraverso gli occhi di Etty, trovando nuove chiavi di lettura anche per il suo lavoro di sceneggiatrice. Un invito alla lettura degli scritti di una delle più straordinarie donne del Novecento, capace di far spazio in sé all’umanità ferita dalla Shoah.

Lorena Bianchetti

Una guerriera disarmata

La battaglia quotidiana delle donne normali
Recensione di

«Una guerriera disarmata»: si definisce così Lorena Bianchetti, giornalista, conduttrice e «penna» apprezzata anche dai nostri lettori, che hanno potuto seguirla per quasi un decennio sulle pagine del «Messaggero di sant’Antonio». Non è un caso che Lorena abbia scelto proprio l’immagine della guerriera senz’armi come titolo del suo primo libro.