Bosnia, Sarajevo. La prima cosa che non puoi fare a meno di vedere sono i buchi. Sono neri. E sono ovunque, ancora oggi.
Risale a 25 anni fa l’assedio alla città bosniaca, uno dei più lunghi della storia bellica contemporanea, iniziato nell’aprile del 1992 e conclusosi nel febbraio del 1996.
Non son bastate mani di colore o spatolate di stucco a coprire quei buchi neri. Non è bastato il tempo a cancellare ferite ancora cariche di sangue e rabbia, fuori dai muri e dentro le case.