Laici si nasce, testimoni di Dio si diventa. Sì, ma come? E in che modo la Chiesa può guidare questa nostra società cristiana sempre più esposta al cambiamento e al conflitto? Come ce lo domandiamo oggi, così se lo chiedeva Carlo Maria Martini già nel 1969 – dieci anni prima di diventare arcivescovo di Milano –, a un convegno romano di Azione Cattolica. Molta acqua è scorsa sotto i ponti da allora. E forse una risposta definitiva a queste domande ancora non è stata trovata.
«Non è facile riassumere in poche parole, la profonda e articolata spiritualità teresiana» spiegava Benedetto XVI nell’Udienza generale del 2 febbraio 2011, riferendosi a Teresa d’Avila. Alla luce di alcuni manoscritti del poeta Giacomo Zanella, custoditi nell’archivio delle Dame inglesi di Vicenza, che riportano stralci di vita della santa, questo testo ci prova. E lo fa indagando gli insegnamenti che la prima donna proclamata Dottore della Chiesa (il 27 settembre 1970, da papa Paolo VI) ci ha lasciato.
Come nasce un libro? Da dove prendono vita e forza le sue parole? Erri De Luca sgombra il campo sin dalle primissime righe. Senza esitazione, senza rischio di essere frainteso. Il suo «La Natura Esposta» nasce da un ascolto.