Molti bambini e bambine, a Kola, in Tanzania, non potevano più andare a scuola, a causa della povertà provocata dai cambiamenti climatici. Una suora locale è riuscita in un’impresa impossibile: riportare tanti di quei bambini a scuola e migliorare al contempo la vita della comunità.
Proseguiamo il nostro viaggio alla scoperta dei santi francescani. Dopo san Francesco d'Assisi è la volta di sant'Antonio di Padova (da Lisbona). Chi era il «santo dei miracoli» in parole semplici e veloci?
Gesù si è fatto bambino, si è fatto uomo. Si è fatto solidale alla nostra condizione fino a entrare anche nell’abisso della morte. Ma l’abisso non lo trattiene, perché nulla può spezzare il suo legame d’amore col Padre. E questo vale anche per noi.
Ottocento anni fa, nella Notte Santa del 1223, a Greccio (Rieti), Francesco d’Assisi, coinvolgendo gli abitanti del paese, rievoca la nascita di Gesù a Betlemme, iniziando la tradizione del presepe.
«La bellezza del luogo, la grazia del fiore, la soavità del profumo ci trattengono: facciamo una piccola sosta. Il fascino di Nazaret non ci permette di proseguire» (II domenica dopo Natale, 12).