Principessa di Ungheria, langravia di Turingia e patrona dell’Ordine francescano secolare, nella sua breve vita santa Elisabetta si dedicò ai malati, alla preghiera e alle opere di misericordia.
Vedere non è scontato, è un’educazione ad accogliere tutta la realtà, a non permettere agli occhi di scappare distratti. A cercare la vita, e quindi Dio, ovunque.
La malattia ha il tremendo potere di limitare gli orizzonti e di mostrare le cose da un’altra prospettiva. Ma la malattia è anche una grande scuola di vita. E il grazie ne è l’espressione più alta.
«Cercate anzitutto il regno di Dio» dice il Vangelo, che è luogo di misericordia e compassione, prossimità e cura e la cui unica legge è quella dell’amore.
Sessant’anni fa la storica apertura del Vaticano II. Il ricordo di quel giorno attraverso la penna di Raniero La Valle, all’epoca direttore de «l’Avvenire d’Italia», quotidiano che più di altri seguì i lavori dei padri conciliari.