Il discernimento spirituale è insieme metodo e obiettivo della vita cristiana. Per riconoscere l’opera di Dio nella vita di ciascuno. E per divenire, sempre più, credenti maturi, responsabili e, soprattutto, liberi.
«Come posso io, con tutti i miei casini, promettere una cosa così grande?». Le testimonianze di fra Nico, fra Nicola, fra Stefano, fra Simone, fra Eko nell’imminenza del loro «sì».
Anche Antonio, come accade prima o poi nella vita a ciascuno di noi, ha dovuto cogliere il proprio «attimo fuggente» e buttarsi, accogliendo la chiamata di Dio e l'invito dell'adulto che aveva a fianco.
«Vagliate ogni cosa e tenete ciò che è buono» (1Ts 5,21). Lo ha rilanciato papa Francesco nella Gaudete et exsultate, cerchiamo di farlo noi di continuo sul «Messaggero di sant’Antonio». Serve discernimento, anche in internet, anche con i media.
L’amore non sopporta di essere frainteso. Torniamo con coraggio a dar voce al cuore, perché non gli sia negata la facoltà di parlare ancora d’amore. «Se incontrate il mio diletto, ditegli che muoio d’amore» (Ct 5,8)
Le parole dette possono seminare vita o morte. Il peso della parola uccide, il peso della parola può salvare. «La bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda» (Mt 12,34).