Una società vive e cresce finché ogni cittadino sa leggere nella propria ricchezza anche il nome di tutti gli altri che l’hanno in qualche modo generata, e si sente espressione di una generosità universale.
Nelle aziende servono manager capaci di vedere e di riconoscere il dono. Anche se tale riconoscimento crea gratitudine, e la gratitudine rende vulnerabili e fragili, una vulnerabilità temuta dalla nostra cultura del business.
«Andare a piedi è un buon modo per rendere visita ai propri simili» ha scritto Enrico Brizzi. Quando andiamo a piedi ci accorgiamo che il mondo è molto migliore di quanto pensiamo.
C’è un trucco nella cultura contemporanea che va smontato, pena l'impoverimento della nostra esperienza e l'annacquamento delle nostre capacità di critica: è l’indebita equazione tra scambio e dono.
La statua della Basilica di Santa Prassede a Roma, distrutta da un atto vandalico, è stata sostituita da una nuova immagine del Santo, dono dei frati della Basilica di Padova e del «Messaggero».
Continua in basilica la tradizione dell’incontro tra i più piccoli e Gesù bambino, nel ricordo dell’Epifania. Come Cristo rappresentano l’innocenza e la speranza che si fanno benedizione di Dio al mondo.