10 Luglio 2018

Il dono dell’ombrello e delle albicocche

«Andare a piedi è un buon modo per rendere visita ai propri simili» ha scritto Enrico Brizzi. Quando andiamo a piedi ci accorgiamo che il mondo è molto migliore di quanto pensiamo.

il dono delle albicocche

Un mattino, qualche settimana fa, sono uscito di casa. Non avevo niente da fare (avevo mille cose da fare). Non avevo guardato le previsioni del tempo (c’erano nuvolaglie nere nel cielo e sprazzi di azzurro). Ero vestito come al solito. Ma avevo una traccia su una mappa virtuale (che usavo malamente) e sapevo che dovevano esserci dei segni verdi e gialli: avrebbero potuto guidarmi. Ho camminato per i campi attorno a Matera. Disceso una valle, scavalcato una strada, mi sono incantato di fronte ai campi di grano incerti se diventare color giallo-sole o rimanere di uno splendido verde intenso. Ho camminato fino al santuario benedettino di Picciano. Avrei potuto chiedere ai monaci di dormire là. Trenta chilometri, poco più. Quarantaseimila passi.

Ho incontrato Saverio. Quando cammini saluti chi incontri, ti fermi a fare due chiacchiere. Mi ha guardato: «Non hai un ombrello?». È andato in un vecchio magazzino della sua campagna ed è tornato con un parapioggia dal manico di legno. Dopo mezz’ora, uno scroscio violento di pioggia. Ho aperto l’ombrello di Saverio.

Un’altra volta, in un altro cammino, abbiamo chiesto informazioni a un uomo. Ce le ha date. Poi è scomparso. È riapparso dieci minuti dopo, in macchina. Aveva con sé sporte di albicocche appena colte. «Per il vostro viaggio», ha detto. E ce le ha date dal finestrino della macchina.

Enrico Brizzi, scrittore viandante, ha scritto: «Andare a piedi è un buon modo per rendere visita ai propri simili». Quando andiamo a piedi ci accorgiamo che il mondo è molto migliore di quanto pensiamo.

Ma…

Per noi, uomini e donne dell’Occidente, camminare è una scelta, un desiderio, qualcosa che possiamo decidere di fare. Vi sono moltitudini che camminano per fuggire, per migrare, per cercare una vita possibile. «Da qualunque distanza arriveremo a milioni di passi…noi siamo i piedi e conosciamo il suolo passo a passo», ha detto Erri De Luca. Vi prego, mentre uscite per camminare, con scarpe adatte, gps, tracce virtuali e abbigliamento tecnico, non dimenticate «quelli che vanno a piedi» e «non possono essere fermati». E dai quali «nascerà il nostro mondo».

Data di aggiornamento: 10 Luglio 2018
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