La cifra della nostra epoca tecnologica è la velocità, ma il nostro cervello ha bisogno di tempi lenti. Non solo per pensare e per riflettere, ma per ricordare, rielaborare e cogliere le sfumature della vita.
«Non dire: “Come mai i tempi antichi erano migliori del presente?”, perché una domanda simile non è ispirata a saggezza», ci ricorda il Qoelet. Molto meglio imparare dalla storia.
«Se vuoi costruire una nave, non radunare gli uomini per far loro raccogliere il legno, distribuire i compiti e organizzare il lavoro, ma insegna loro la nostalgia del mare ampio e infinito».