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Vito Magno

Inquieti sognatori

I giovani nella Chiesa di papa Francesco
30 Settembre 2018 | Recensione di
Copertina di Inquieti sognatori
Scheda
Libreria editrice vaticana
2018
€ 9,00
Vito Magno, è sacerdote rogazionista, giornalista RAI, direttore della rivista «Rogate ergo», collaboratore di Radio Vaticana Italia – Segreteria per la Comunicazione, del quotidiano «Avvenire» e di diversi periodici italiani.

«Se vuoi costruire una nave, non radunare gli uomini per far loro raccogliere il legno, distribuire i compiti e organizzare il lavoro, ma insegna loro la nostalgia del mare ampio e infinito». Sceglie una citazione di Antoine de Saint-Exupéry padre Vito Magno, rogazionista, per introdurre il suo ultimo libro di interviste, dedicato ai giovani ma pensato principalmente per gli adulti, per coloro che hanno il compito di non tarpare le ali ai sogni delle nuove generazioni, certo offrendo loro la tecnica e (in parte almeno) i mezzi per prendere il largo, ma poi indicando loro l’orizzonte, educando il desiderio di bene che portano nel cuore.

A riuscirci perfettamente è papa Francesco che con i giovani ha un – ricambiato – feeling speciale. Dalle sue parole l’autore muove per interpellare quattordici ospiti, personalità di spicco del panorama nazionale incontrate ai microfoni di «Radio Vaticana». A ciascuno dei dieci adulti competenti e dei quattro under 30 affermati (Bebe Vio, suor Cristina, Giovanni Caccamo, Giusy Buscemi), l’autore affida uno specifico macro tema – sessualità, scuola, Chiesa, per citarne alcuni – con uno sguardo alla contemporaneità, uno all’insegnamento di Francesco, uno all’esperienza diretta degli interlocutori.

L’incedere cadenzato dell’intervista rende fluida ma non banale la lettura, e permette agevolmente di saltare da un capitolo all’altro, perché di fatto ciascuna conversazione è auto conclusa.

«Il mio auspicio – svela Vito Magno – è che il libro possa essere un valido strumento per gli operatori della pastorale giovanile, in vista del Sinodo sui giovani ma anche oltre. Mi è capitato spesso, nel corso della carriera giornalistica, di essere contattato da docenti di religione o da educatori per ricevere il testo di questa o quell’intervista di cui magari avevano sentito qualche spezzone per radio, o avevano trovato citazioni in internet».

Efficaci poi le sessanta puntuali proposizioni di Francesco rivolte ai giovani, a introduzione di ciascun capitolo. E le sorprese non mancano, perché anche seguendo l’attività del Papa qualcosa sfugge sempre. «Sognate alto», «non guardate la vita dal balcone», «non vogliamo giovani smidollati», «siate protagonisti del cambiamento», «non confondete la felicità col divano», «tenete il cuore libero», «la ricerca del bene è la chiave per riuscire veramente negli studi», «non siamo venuti al mondo per vegetare»... C’è solo l’imbarazzo della scelta.

«Al centro del libro – precisa l’autore – è lo sguardo di fiducia che lega Francesco e i giovani. Ecco perché il filo rosso è la speranza». Così, se c’è un po’ di amarezza è piuttosto rivolta agli adulti, come sottolinea Roberto Vecchioni nell’intervista di apertura dedicata al tema che dà il titolo al testo. «Il sogno è una difesa che Dio ci dà» argomenta il cantautore. I giovani sognano «non meno di come è accaduto nelle generazioni precedenti, ma con qualche impedimento esterno in più. La nostra generazione, composta di vecchi e medio vecchi, riduce gli spazi degli orizzonti. (…) Abbiamo perso molte cose utili e dato importanza alle inutili. (…) I giovani devono sapere che il meglio di sé ce l’hanno dentro».

Quando poi padre Magno chiede il nome del peggior nemico dei sogni, Vecchioni non ha tentennamenti: «La fretta».

Data di aggiornamento: 30 Settembre 2018