Quel giorno nella Cappella Sistina ha provato una delle emozioni più forti della sua vita: «È stata un’esperienza portentosa e straordinaria» confida Caterina Caselli, regina degli anni del beat italiano e oggi ammiratissima manager discografica.
Ricordare Auschwitz. Ricordare quei momenti in cui l’esercito russo è entrato nel grande campo circondato da torrette e filo spinato.