Ero nelle colline del Valdarno, prima mattina, pensieri grigi: per questo ero salito fra gli alberi. Il raggio di luce, come un segno divino, riaggiustava le cose.
Il vento di Dio nel quale i defunti ora danzano gioiosi si fa sentire in questo mese di novembre. Un vento che richiama la vita stessa quando soffia libera e inafferrabile oltre noi.
A due anni dalla tempesta che ha spazzato via 14 milioni di alberi in Veneto, Friuli e Trentino, la tragedia di Vaia è prima di tutto quella del rapporto dell’uomo con il paesaggio che lo accoglie e che lui stesso ha contribuito a modellare.
È il motto di Maria De Biase, dirigente scolastica nel Cilento. La sua è una rivoluzione che cambia menti e cuori, guarda all’Europa ma con un occhio mediterraneo. Un vento nuovo, che viene da sud.
Una settimana tra le Dolomiti per approfondire i temi dell’enciclica «Laudato Si’» e per vivere la natura nel segno di san Francesco. É «Laudato Si’ Week», l’iniziativa dei frati del Santo che ha coinvolto una trentina di giovani.
La Brussa è un territorio della Laguna di Caorle, ricco di biodiversità, dove convivono accanto alle colture, diversi ambienti: laguna, pineta, dune, spiaggia incontaminata.